La via Crucis. Meditazione di venerdì 20 marzo
PARROCCHIA CRISTO REDENTORE
SASSARI
VIA CRUCIS
QUARTA RIFLESSIONE
La Veronica asciuga il volto di Gesù
La veronica e’ l’amore scelto, c’e’ in lei un bisogno profondo di fare qualcosa per Gesù. Prova nei suoi confronti una compassione infinita perchè non riesce a rimanere indifferente davanti alla sofferenza di cristo. La veronica e’ l’apostola della tenerezza perchè il suo e’ un gesto di tenerezza infinita: asciuga il volto ad una persona che soffre.
Anche lei e’ un personaggio inutile perchè asciuga il volto di Gesù ma non lo salva. E’ inutile ma la sua tenerezza umanizza la sofferenza di cristo. Gesù può dire che in tutta la sua sofferenza una donna ha usato tenerezza nei suoi confronti.
Anche noi abbiamo ogni giorno l’opportunità di esercitare tenerezza nei confronti di chi abbiamo accanto.
La tenerezza e’ un atto di attenzione, un atto di amore fatto appositamente ad una persona che ho accanto. Sono capace di asciugare il volto delle persone che mi sono affidate?
Certe volte la tenerezza si nutre di cose piccolissime e umanizza le nostre giornate.
La tenerezza e’ un modo di dare la vita ogni giorno per le persone che mi sono prossime. Dovremmo riempire, costellare la vita delle persone che mi sono accanto di tenerezza!
La veronica, in mezzo a tutto quel frastuono nella via della croce, compie un gesto di discrezione immensa.
Se le nostre giornate tornassero ad essere piene di tenerezza, quante tensioni, quante preoccupazioni, quante ansie, sarebbero risolte, semplicemente per un gesto di attenzione.
La tenerezza e’ una cosa molto pratica, piccola, rivela che qualcuno vuole il mio bene e me lo fa sentire nelle piccole cose.
In questo e’ straordinaria la veronica, mostra il suo bene per Gesù in un piccolo gesto di tenerezza: gli asciuga il volto.
Come cambierebbero le nostre comunità se si ricordassero del volto, perchè la tenerezza fa questo: ridà priorità al volto e ci si accorge dell’altro.
Luigi Maria Epicoco