25 anni della Dedicazione della nostra chiesa-casa
Oggi siamo riuniti per celebrare un avvenimento di memoria e di fede, il 25° anno della dedicazione della nostra Chiesa. Una Chiesa che cerca di essere “casa tra le nostre case”, tenda ospitale dove ogni viandante dell’esistenza, possa realmente incontrare Cristo. Rileggendo la nostra storia di comunità, riscopriamo la gioia di raccontare Cristo per fare memoria del suo amore sempre vivo.
Vogliamo manifestare il nostro essere pietre vive dal giorno del Battesimo, la nostra comunione con la Chiesa diocesana e il nostro Vescovo Gian Franco, la nostra missione di annunciare il Vangelo come grembo che genera alla fede, il dono immenso che ci viene fatto ogni volta che ci riuniamo per l’Eucaristia, per essere memoria vivente del mistero di Cristo che celebriamo.
(dalla monizione di inizio alle celebrazioni liturgiche del 25° anniversario della dedicazione della chiesa)
Il 25 novembre del 1995 veniva dedicata la nuova chiesa. Il prossimo 25 novembre la nostra comunità parrocchiale festeggia il 25° anniversario della dedicazione che richiama il battesimo della comunità e di ciascun fedele.
Nell’ultima Nota Pastorale Mons. Gian Franco Saba ha voluto sollecitare le comunità a “rileggere la propria storia di vita sotto l’azione dello Spirito Santo e l’ascolto della Parola”, facendo memoria della nostra fede scendendo fino alle radici vitali delle parrocchie, associazioni, movimenti:
“Quando si vuole verificare lo stato di salute di un corpo, come nella cura di un albero, si va alla radice; l’attenzione si concentra nelle aree da cui parte la linfa vitale per vedere se questa è in condizione di salute oppure se è stata alterata. È mio desiderio che la nostra Chiesa diocesana rifletta in Chi affonda le proprie radici e che riscopriamo il dono di Grazia ricevuto nel mistero del Cristo Risorto, nella Santissima Trinità. Così come anche le radici storiche di ogni comunità, di
ogni discepolo e di ogni individuo. L’acqua dello Spirito Santo genera una linfa ricca di sostanze nutritive. Nell’Eucarestia la Parola vivente è presente e attuale, non è una ripetizione teatrale e neppure un semplice ricordo commemorativo. È la sorgente che irrora l’acqua dello Spirito nella Chiesa.
Per attuare concretamente un cammino di conversione pastorale siamo chiamati a fare memoria della nostra fede, scendere fin nelle radici vitali delle nostre parrocchie, delle associazioni e movimenti. Potremo dunque chiederci: dove affondano le radici di coloro che si professano cristiani, dei presbiteri,
diaconi, religiose e religiosi, di tutto il Popolo di Dio? L’invito a rileggere la nostra storia non ha una connotazione psicologica
o sociologica. È piuttosto l’invito ad avviare una rilettura spirituale per attivare una ricomprensione profonda della nostra vita cristiana”.
Festeggeremo l’anniversario liturgicamente, rimandando gli altri festeggiamenti quando le limitazioni della pandemia del covid19 non ci saranno più: