DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO
Domenica 24 gennaio si celebra la seconda Giornata voluta da Papa Francesco con il Motu prorpio Aperuit illis con il quale istituiva la Domenica della Parola di Dio.
Ha scritto Mons. Stefano Russo, Segretario della CEI: «oggi abbiamo bisogno di parole di speranza, che ci consentano di restare con i piedi per terra ma con lo sguardo rivolto al futuro. Queste parole sono custodite dalla Sacra Scrittura che, mentre dà voce al dolore dell’orante, gli assicura quella consolazione del Signore che apre il cuore ad un futuro di solida speranza».
Anche la nostra comunità parrocchiale solennizzerà nelle celebrazioni la Parola di Dio secondo le indicazioni previste nei sussidi e nei documenti liturgici.
Monizione di inizio celebrazione: “Oggi celebriamo la Domenica della Parola, non una volta all’anno ma una volta per tutto l’anno, perché abbiamo bisogno di parole di speranza che troviamo custodite dalla Sacra Scrittura. Abbiamo bisogno che le nostre coscienze tornino a scaldarsi al fuoco di quella Parola con l’atteggiamento dei cercatori di Spirito e con la gratitudine di chi si sente amato dal Signore. Perché la Parola di Dio ascoltata e celebrata ci rende capaci di un’autentica testimonianza evangelica nella vita quotidiana.”
Dalla Dei Verbum n.11:
Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16); hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità , affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo , scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte .
Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture . Pertanto «ogni Scrittura divinamente ispirata è anche utile per insegnare, per convincere, per correggere, per educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona».