Gratitudine e lode
In questa solenne liturgia del Te Deum di fine anno, mentre celebriamo la divina maternità di Maria, siamo anzitutto chiamati a lodare Dio e a rendere grazie a Lui, perché non ci ha mai lasciati soli, per tutto quello che ci ha donato, perché ci ha amati e protetti durante quest’anno. Rendiamo grazie soprattutto per il dono della sua Parola con la quale, generosamente, in quest’anno, ha parlato alla nostra vita.
Lode al nome tuo Signore dalle terre più aride Dove tutto sembra sterile,
Lode al nome tuo Signore quando stiamo davanti a te con il cuore triste e fragile
Ogni anno che si conclude porta con sé un carico di esperienze che, se impariamo a leggere ed accogliere, si trasformano in benedizione per la nostra vita e per quelli che incontreremo. Anche i momenti di fatica, di lotta, di sofferenza, possono rivelarsi momenti di grazia, se sappiamo leggerli con gli occhi di Dio Amore che “non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva”.
Quante volte durante quest’anno ci siamo trovati a vivere situazioni di lotta, contrasti, incomprensioni, ma anche a provocare in altri ferite che non sempre si sono facilmente chiuse. Tante volte, Signore, abbiamo urlato contro di te le nostre frustrazioni, ritenendoti responsabile di quanto ci capitava. Tante volte abbiamo scaricato sui nostri fratelli le nostre miserie e le nostre colpe
Per nessuno di noi è facile accettare che nel rapporto con l’altro si può essere feriti. Umanamente vorremmo sempre vivere sereni, che i nostri rapporti con le persone fossero pacifici, che Dio non disturbasse la nostra vita così come l’abbiamo pensata al meglio per noi. Eppure non è così, la nostra vita non scorre mai liscia, ma incontriamo ostacoli e rallentamenti a volte anche molto dolorosi.
Prendercela con Dio e con gli altri in quei momenti non ha senso. La cosa migliore, invece, è chiedere a Dio l’aiuto per “restare” in queste situazioni, per viverle fino in fondo ed accoglierle nella nostra vita come stimolo per crescere, senza lasciare che ci soffochino o ci distruggano.
Lode al nome tuo Signore dalle terre più floride dove tutto sembra vivere,
Lode al nome tuo Signore quando il sole splende su di noi quando tutto è incantevole,
La nostra comunità con il suo tempo, con le sue storie che sono le storie di ciascuno di noi. Secondi, minuti, ore che dicono di scelte, delusioni, gioie, dolori; che raccontano del nostro cuore, della nostra volontà. Come un collage le nostre vite, ricreate nell’unica vita, nell’unico tempo: quello di Dio. Tanti i pezzetti di vita che hai donato a questa nostra Comunità in quest’anno.
La nostra vita è un viaggio verso mete e percorsi diversi che a volte si incrociano. Si viene, si resta per un po’, si costruisce, e poi si riparte con nel cuore tante speranze. Ogni arrivo una grazia, ogni partenza un’occasione di crescita per tutti.
Signore Gesù, Ti ringraziamo per ogni persona, laica e consacrata che ha attraversato la nostra comunità in quest’anno. Ciascuno di loro ha donato alla nostra comunità qualcosa di sé, aiutandola a crescere e a diventare un po’ più santa.
Signore Gesù, Ti ringraziamo per averci fatto assaporare, in quest’anno, la gioia di stare insieme. Ci siamo ritrovati comunità in cammino, accogliente, legata dalla fede, da valori condivisi.
Signore Gesù, abbiamo compreso che se sei Tu la pietra su cui questi rapporti si fondano, saremo in grado di vivere l’accoglienza, il senso di famiglia, l’accompagnamento.
Signore Gesù, Ti ringraziamo per le persone care che ci hai donato e che ora non ci sono più.
Tu ci dici, o Signore, che la croce è preludio di Resurrezione, che i martiri subiti, le lacrime versate irrorano le sorgenti nascoste della Grazia.
Nella nostra parrocchia, quest’anno,
- 23 bambini sono nati a nuova vita con il Battesimo,
- 24 bambini hanno ricevuto per la prima volta l’Eucarestia,
- 41 ragazzi la Cresima,
- 5 giovani coppie hanno celebrato il matrimonio cristiano,
- 56 famiglie hanno celebrato il funerale dei propri cari.
Consapevoli che il tempo che scorre è sempre una nuova occasione che il Signore ci offre, affidiamo al Padre tutte le preghiere che portiamo nel cuore e, in comunione con tutti i nostri fratelli e sorelle di fede, eleviamo a Lui la preghiera di lode e ringraziamento del Te Deum.
don Dino Pittalis, parroco